I sistemi di monitoraggio e la domotica energetica
Dopo aver analizzato le principali differenze per scopi ed utilizzi dei sistemi di gestione degli impianti e quelli di monitoraggio degli stessi, riprendiamo il discorso approfondendo il funzionamento di questi ultimi. Lo faremo soprattutto con l’accento sulla gestione dell’energia ambito a noi caro per più di un motivo.
Controllo, Internet e smartphone: i sistemi di monitoraggio alla ribalta
Se i dispositivi di gestione di un impianto funzionano molto bene anche con tecnologie analogiche, la nascita e lo sviluppo delle tecnologie digitali, ha permesso la progettazione e l’utilizzo di sistemi di monitoraggio flessibili ed evoluti.
Parlare di monitoraggio in tempi precedenti ad internet aveva senso solo nei casi di impianti complessi e dalle regolazioni difficili.
In ambito domestico, si parla di monitoraggio soprattutto in relazione al controllo da remoto, al concetto di domotica e quindi di home automation (automazione dell’abitazione). Internet ha facilitato la comunicazione tra un punto del globo ed un altro, per cui, sempre nel nostro caso: tra casa ed il dispositivo mobile (smartphone usualmente) dell’utente.
Lo sviluppo di software specifico permette anche di agire in retroazione manuale sulle regolazione dell’impianto e, di solito, la leva commerciale di tali sistemi è proprio questa: immaginare scenari di controllo da remoto, solleticando fantasie di onnipotenza (“con un tasto controlli tutto”).
Sebbene valevoli, utili e se vogliamo anche interessanti, l’ambito della domotica intesa come controllo da remoto di dispositivi multipli a noi interessa in modo molto relativo.
La capacità di comunicazione e di restituzione delle informazioni, invece, è il motivo per cui ne parliamo in questo blog.
Dalla domotica alla informazione energetica
Dati come funzionali e funzionanti sistemi di comunicazione, un sistema di monitoraggio di un impianto energivoro ha, secondo noi, uno scopo ben più elevato di un mero controllo a distanza.
- Innanzi tutto un sistema di monitoraggio digitale permette la rappresentazione, nelle più varie forme ed interfacce, delle più svariate informazioni.
- Un sistema di monitoraggio è spesso associato ad un archivio dei dati rappresentati, per cui è possibile, sempre tramite software, avere rappresentazioni e tabelle di dati dei momenti di misurazione e dei valori misurati.
- Un sistema di monitoraggio, essendo digitale, permette di essere interrogato anche a remoto.
- Ultimo ma non meno importante, l’essere collegato a remoto, permette al sistema di monitoraggio l’implementazione di allarmi e segnalazioni varie.
I punti appena delineati portano un vantaggio netto all’utente finale: ne aumentano in modo esponenziale la consapevolezza riguardo l’impianto.
Torniamo al nostro termostato: dal display che mostra in tempo reale le temperature (interne) ad un sistema che mostra le medesime temperature, associate però all’intervallo di tempo di rilevazione, la differenza si percepisce.
Ad esempio, nel secondo caso, è possibile effettuare il confronto con quelle esterne o con altri parametri la cui misurazione è segnalata su base temporale, in modo da capire la concorrenza di parametri diversi.
Nel primo caso, infatti, si prende atto dello stato puntuale, e solo nel momento in cui lo si registra (vede) nel secondo, si hanno gli strumenti per capire andamenti, anche storici, dei parametri misurati, e quindi si ottiene un aumento della comprensione del sistema monitorato.
In questo processo la possibilità di registrare dati su disco, dispositivi di memoria esterna, ecc. gioca un ruolo fondamentale, così come la digitalizzazione che permette di centralizzare su un unico dispositivo input e controlli differenti.
Consapevolezza e consumi energetici il vero vantaggio strategico del monitoraggio
Lo diciamo da molto tempo, ma la prima risorsa energetica, il primo risparmio energetico è il non consumo.
Attuabile a costo zero, da tutti a tutte le scale.
Per avere risparmio che, oggi più che mai, è un imperativo etico, e non solo meramente economico, occorre aumentare la consapevolezza. Essere capaci di capire perché e come esiste un consumo energetico ci permette di capire se e come intervenire alla sua riduzione.
Sotto questa ottica risulta chiaro il vantaggio di un sistema di monitoraggio associato ad un sistema di gestione: ci mostra come, dove e quando avvengono i consumi, e ci permette di avere informazione per ridurli.
Monitoraggio e gestione la convergenza utile
Da due mondi separati, rimettiamoli insieme ora, sapendo cosa fanno e perché sono importanti. Un sistema di monitoraggio associato ad un sistema di gestione di un impianto permette oggi di:
- Migliorare le regolazioni. Il monitoraggio si basa su dati digitali e, quindi su precisioni migliori: questo livello migliore può essere utilizzato da entrambi i sistemi e dall’utente.
- Moltiplica le possibilità di controllo. Posso scegliere il controllo manuale, quello automatico, ibrido, ad orario, a soglia (O meglio a test: accade un evento, allora attiva, altrimenti non attivare)
- Concentra i dati di più impianti. Elettrico, pompa di calore, caldaia, dispositivi di consumo (lavatrici, ecc.), tutto può essere ricondotto in un unico sistema di controllo capace, all’occorrenza, di regolare autonomamente i consumi, di attivare e disattivare.
Non solo consumo ma anche produzione di energia
Nelle nostre abitazioni, vuoi per normativa, vuoi per sensibilità ecologica, vuoi per status, non importa il motivo in fondo, oggi sono presenti anche dispositivi che producono energia in modo localizzato.
Produttori questi, in particolare impianti solari (termici o fotovoltaici o ibridi che siano) che hanno il loro utilizzo associato con gli impianti tradizionali alimentati da rete di cui abbiamo discorso finora.
Proprio per questo motivo è naturale oggi che la convergenza tecnologica dei sistemi di gestione e monitoraggio includa anche e soprattutto i produttori di energia.
Ma anche i loro accessori ed estensioni, quali accumuli (termici, elettrochimici che siano), possono essere inclusi in un sistema unico che permetta la vera integrazione tra una serie di dispositivi, l’abitazione ed il suo impianto e il proprietario/gestore.
Quali i vantaggi?
- Innanzi tutto un impianto di produzione, sotto la nostra responsabilità e pensato per il risparmio energetico, deve funzionare alla massima efficienza per il tempo più lungo possibile. Un sistema di monitoraggio integra e rappresenta tutte le informazioni necessarie offrendo la possibilità di capire qualità e quantità di produzione energetica.
- Per lo stesso motivo, anzi, come misura cautelativa a supporto dello scopo principale, un sistema di monitoraggio deve poter avere un sistema di allarmistica per intervenire tempestivamente ove la produzione manchi.
- Il conosecre la disponibilità energetica permette di attivare, con logiche varie, i carichi e i consumatori dell’energia disponibile da fonte rinnovabile. In alcuni casi, questo è il solo modo per avere una produzione termica/elettrica che sia veramente ad altissima efficienza e rinnovabile.
A chiusura di quersta analisi ci permettiamo di rimandarvi ad alcuni esempi, lasciando un ulteriore approfondimento in un secondo momento.
FEB
2018