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Il monitoraggio e la gestione degli impianti Pt1

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In questo nuovo articolo, il primo del nuovo anno, vogliamo portare l’attenzione sui sistemi di monitoraggio degli impianti, ovvero tutti questi sistemi di controllo a servizio degli impianti di gestione o di produzione dell’energia.

Come al solito, per non occupare troppo del vostro tempo, abbiamo deciso di dividere l’articolo in due puntate. Nella prima definiremo l’ambito e le caratteristiche di questi sistemi, nella seconda, invece, ci concentreremo sulle novità e sulle migliorie.

Cosa sono i sistemi di gestione e monitoraggio?

Per rispondere in modo molto generico: sono tutti quei dispositivi che sono pensati ed installati per operare, in nostra assenza ed in parziale o totale autonomia, nella gestione di un impianto. In particolar modo, in questo articolo, ci riferiamo agli impianti tipici di una abitazione domestica: termico, elettrico ed eventualmente tutti quelli di generazione di energia da fonte rinnovabile.

Quale è il loro utilizzo? Per che motivo sono installati?

Lo scopo di questi sistemi, nelle intenzioni dei progettisti ovviamente, è quello di sollevare il proprietario di casa da una serie di operazioni tese a mantenere il comfort interno di una abitazione.

Questo, non dimentichiamolo, è il punto principale del perché esistono impianti di climatizzazione e/o produzione di acqua calda sanitaria: mantenere un certo livello di comfort di vita interno alle nostre abitazioni. Ragione questa che, necessita, per sua definizione un certo quantitativo di energia.

Termostato analogico da muroIn questo senso, credo che sia utile per tutti riferirsi, per immediata comprensione, al termostato.
Tutti sanno cos’è e come funziona. Quello è, appunto, un dispositivo che regola a nostra parziale insaputa ed in autonomia (soprattutto) un impianto di climatizzazione e ci fornisce un minimo di informazione di come la temperatura varia in funzione dei mutamenti intervenuti in abitazione (intervento dell’impianto, apertura e chiusura delle finestrature, ecc.).

Fosse così semplice, un approfondimento di questi dispositivi sarebbe interessante per un pubblico di soli tecnici. In realtà, fin qui, abbiamo introdotto una semplificazione importante e fuorviante.

I sistemi di gestione non sono i sistemi di monitoraggio e viceversa, e fatto ancora più importante, hanno sviluppi e scopi che solo in questi ultimi anni vanno convergendo attraverso lo sviluppo di soluzioni congiunte, avendo, pertanto origini, scopi, ed utilizzi differenti.

Lo si capisce se li analizziamo separatamente.

Cosa fanno veramente i sistemi di gestione

I dispositivi di gestione, come noi li intendiamo in articolo, hanno una funzione molto semplice: attraverso sensori dalla più varia natura “interpretano” (nessuna IA è richiesta, bastano circuiti elettromeccanici a retroazione) cosa accade nell’ambiente in cui è posto il sensore e intervengono sul dispositivo a cui sono preposti per disattivarlo, attivarlo e, nelle soluzioni più evolute, ne mutano il funzionamento variandone i regimi.

Facciamo l’esempio del termostato (sempre lui) a cui è connessa una sonda esterna di temperatura (cosiddetta climatica): automaticamente, questi dispositivi, una volta impostati, attivano, disattivano e regolano la potenza della caldaia/pompa di calore, ecc. a cui sono connessi.

Un altro esempio in tal senso, per cambiare ambito, sono tutti i sistemi a fotocellula, a “crepuscolare” tesi all’attivazione e disattivazione automatica delle luci di un certo edificio.

Ovunque, in definitiva, ci sia un bisogno di automatizzare un processo di regolazione/on/off di un impianto, i sistemi di gestione sono lì per assolvere degnamente al loro compito.

Cosa fanno veramente i sistemi di monitoraggio

Termostato digitale da placcaIn questo caso, penso sia facile per tutti riferirsi al semplice display digitale (cristalli liquidi di vecchia generazione) dei termostati elettronici: il visore mostra in tempo reale le variazioni di temperatura misurate dal sensore del termostato e, quindi, mostrano all’utente le eventuali variazioni del dato in modo chiaro e visibile. La loro utilità, per anni, è stata sottostimata e lo capiremo nella seconda parte dell’articolo.

Nella nostra analisi e per quello che ci interessa, i sistemi di monitoraggio, sono usati allo scopo di rendere leggibile, interpretabile da noi quello che accade realmente in un sistema di gestione dell’energia a cui sono connessi.

Per dirla come direbbero gli informatici, si tratta di dispositivi di interfaccia tra l’utente e la “macchina”. Tuttavia, è bene precisare che i dispositivi di monitoraggio sono solo parzialmente interfacce, in realtà sono sistemi informativi a tutti gli effetti.

In questo ambito è immediato rilevare che sono proprio questi ultimi dispositivi, negli ultimi anni, ad aver subito le più profonde trasformazioni trasformandosi in modo intensivo ed allargando le proprie funzionalità.

Grafici monitoraggio impianti

Quali queste siano e gli esempi saranno oggetto dell’articolo seguente, tuttavia in chiusura dobbiamo sottolineare che:

  1. I sistemi di gestione e controllo automatico sono installati per automatizzare il controllo dell’impianto. Funzionano senza che l’utente umano debba intervenire.
  2. La loro utilità è indubbia, ma sono anche i “cancelli” attraverso i quali, nelle nostre case, fluiscono energia e/o vettori termici (elettricità o gas/gasolio, ecc.) da reti di distribuzione pensate per l’erogazione in continuo. (approfondimento).
  3. La loro funzione è “muta”, ovvero, forniscono pochissimi dati e non hanno scopi informativi.
  4. I sistemi di monitoraggio, pertanto, nascono in supporto ai sistemi di gestione ed estendono le possibilità e il controllo di questi ultimi, sia dal lato “umano” che da quello impianto.

Grazie per averci seguito fino a qui e alla prossima parte dell’articolo.

 

Immagine in evidenza (modifica da): by NordWood Themes on Unsplash

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