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Solare termodinamico FAQ

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Complice l’arrivo della stagione invernale si infittiscono le richieste di valutazione sugli impianti di riscaldamento e, ovviamente sull’efficienza energetica. Ultimamente le pompe di calore e i sistemi ibridi sono sempre più richiesti e, stante le riflessioni su cosa sia efficienza in un impianto di riscaldamento, ci troviamo sempre più spesso a parlare di solare termodinamico.

Solare termodinamico: di cosa si tratta

Pannello solare termodinamicoSi intende più generalmente una macchina “frigorifera”, basata cioè, sul principio di consendazione/evaporazione tipica delle pompe di calore, che, però, utilizza un evaporatore particolare, dalla forma di un pannello, che, messo al sole, funziona come pannello solare.

Sono pertanto definite come macchine ibride, in cui il trasferimento di calore viene ottimizzato dalla presenza di insolazione

Essendo in contatto commerciale diretto con alcuni produttori internazionali fin dal 2012, abbiamo potuto appurare e valutare tutte le proposte sul mercato e i funzionamenti delle macchine in questione.

La presentazione della tecnologia l’avevamo fatta in uno dei nostri primi articoli. Qui ci preme dare risposta ad alcune domande che ci vengono poste da anni e con costanza, da molti interessati alla tecnologia, specie in ambito domestico/residenziale. Complice, va detto, un po’ di confusione che alcune comunicazioni commerciali di svariate marche e venditori ingenerano nell’utente finale.

Solare termodinamico F.A.Q.

D. “Ho sentito dire che il solare termodinamico produce acqua calda e fa anche riscaldamento”

R. Sicuramente una affermazione corretta. Con un distinguo: Esistono sistemi solari termodinamici che fanno SOLO ACS (Acqua calda sanitaria) e altri che, invece, in modo alternativo, possono essere produttori di ACS e di riscaldamento. Dipende dalla potenza termica della macchina che è direttamente proporzionale al numero di pannelli. Regola di massima: 1/2 pannelli e bollitore: sono modelli SOLO per ACS.

D. “Ho il circuito di riscaldamento che contiene pochi litri, se la macchina per acqua calda, la interfacciassi al riscaldamento, potrei riscaldare casa/mantenerla calda.. ecc.”

R. Con piccole variazioni rispetto alla domanda precedente. Non sono i litri da trattare a contare, ma la potenza termica del modello. Un modello per ACS produce acqua calda (anche 300/500 litri) in varie ore (da 4 ad 8 a seconda delle condizioni): ha una potenza termica di circa 1.500 W. Per il riscaldamento, servono, per un funzionamento anche di mantenimento delle T di casa, potenze termiche almeno 4-5 volte superiori (generalizzando). Per cui: scegliete il modello che è adatto alla vostre esigenze su basi tecniche e non sui “sentito dire”.

D. “Il solare termodinamico va anche di notte?”

R. Il solare termodinamico va anche di notte, è pur sempre una pompa di calore. La macchina è un produttore di energia termica e non un integratore (che necessita, per definizione, di una macchina di produzione per rendere il 100% del tempo). Per cui è vero: la macchina va anche di notte. Ma, certamente non è di notte che rende il suo massimo, così come tutte le pompe di calore ad aria. Per due ragioni:

  1. tutte le pompe di calore ad aria rendono in base alla temperatura esterna e, di notte, questa, è più bassa (sempre generalizzando).
  2. Ragione più importante: il sistema ha un “pannello solare” come captatore esterno di energia: di notte il sole non c’è, togliere al sistema il sole vuol dire farlo rendere il minimo che può (circa COP 3 per un sistema per ACS).

D. “Il solare termodinamico “va meglio” delle pompe di calore? Ne dicono meraviglie!”

R. Il discorso prestazioni di una PdC è argomento delicato e deve essere affrontato “normalizzando” l’ambiente (temperarure di lavoro interne, esterne, edificio, ed impianto). Quindi tralasciando i casi specifici (che fanno la differenza nella realtà), il solare termodinamico rende meglio in alcune condizioni (irraggiamento diretto, vento e pioggia), e rende meno in altre perché è una macchina ad “evaporazione statica” e non ventilata come la quasi totalità della pompe di calore ad aria. Per scegliere al meglio: quale è l’utilizzo e l’obiettivo della macchina? Quali sono le esigenze? Ancora una volta: basiamo la scelta sui dati tecnici e non sulle affermazioni commerciali.

Sistema termodinamico per riscaldamentoD. “Posso installare il collettore in cantina/sottotetto, ecc.? Evito paesaggistiche, e aumento l’efficienza invernale e notturna”

R. A questo proposito, non posso che citare quello che i responsabili dell”Ufficio tecnico di Energie ci hanno ribadito più volte: il captatore è un pannello solare: togliere a priori la possibilità di lavorare con l’irraggiamento è una scelta discutibile sia dal punto di vista tecnico che energetico. A questo motivo aggiungo anche che tutto dipende da cosa si vuole ottenere e da quale sia il grado di isolamento tra ambienti in cui viene installato il pannello e ambienti riscaldati. Sottrarre calore alla cantina/taverna/sottotetto non isolato, vuol dire che il calore viene sottratto alla dispersione dell’edificio e ad aumentare la fuga di questo dall’interno. Anche in questo caso: è la progettazione a definire la fattibilità di alcune soluzion irispetto ad altre.

D. “Non voglio rumori: ho sentito dire che il solare termodinamico è una macchina molto silenziosa”

R. Il pannello esterno, in cui avviene l’evaporazione del fluido refrigerante, funziona senza motori, all’esterno la macchina non genera alcun rumore (nessun contenzioso con i vicini). Il compressore, invece, posto all’interno, ha un certo grado di rumorosità in linea con quello della pompe di calore tradizionali.

D. “Se non vedo non capisco: avete impianti in funzione visitabili?”

R. Certo Light Energy ha un “impianto dimostrativo”, visitabile e verificabile. Volete vederlo in azione? Contattateci.

Come al solito i VS commenti sono graditi.


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