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Riflessioni sulla Giornata della terra

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terraOggi, 22 aprile, è la Giornata della Terra e non potevamo, quest’anno, farci sfuggire l’occasione di proporre alcuni suggerimenti e suggestioni a noi care.

Oggi vorremmo farvi riflettere su un paio di temi tra loro legati ed inerenti a quanto facciamo e alle nostre soluzioni.

Prima riflessione: Non delegare ad altri il tuo risparmio, specie se elettrico.

Nel mondo frenetico di oggi, a cui ci siamo abituati nostro malgrado, la nostra attenzione è decisamente concentrata sulla gestione della nostra attività, e i nostri comportamenti sono tesi a rendere più efficiente o meno pesante la nostra interazione con gli altri e con i dispositivi e le protesi di cui ci circondiamo (casa, computer, automobili, ecc.). L’efficienza tecnica e pratica “lavorativa” se ci passate il termine, di oggi significa la non disconnessione, l’accensione perenne dei dispositivi. Presupposti che poco hanno a che fare con i concetti di risparmio energetico. Volete avere un contenimento dei consumi? Partite dalle vostre esigenze e chiedetevi se, come e quando vi servono accesi e connessi i vostri dispositivi. Solo voi potete sapere se avete bisogno di tutta l’energia che consumate o se, viceversa, molta dell’energia che consumate, in realtà non è utile a nessuno. Scopriete un nuovo livello di consapevolezza.

Seconda riflessione: I miei comportamenti fanno la differenza; ma quanta?

Avete senz’altro sentito usare, quando si parla dei risparmi energetici, l’espressione: “Il mare è fatto da gocce e ogni goccia fa la differenza”. Bene preferiamo usare una metafora meno qualitativamente evocativa, e più quantitativamente corretta: se è vero che siamo circa 7 miliardi di persone sul pianeta, la frase dovrebbe essere: La piscina è fatta da gocce; ognuno può fare la differenza.

Perché questa precisazione? semplice. La prima metafora non rende il senso corretto delle proporzioni e questo il nostro buon senso lo sa in modo innato facendo perdere di senso. Di contro, se parametriamo tutto ad una “banalissima piscina per il nuoto (tipo vasca corta), allora le cose assumono un altro significato e “spessore”. Le gocce sono sempre piccolissime (0,05 ml circa), ma ne servono giusto 7 miliardi per riempire una vasca 25x10x1,4 metri. E della piscina io vedo i confini se mi trovo ai suoi bordi, e allora la foto qui sopra mi evoca veramente il senso di finitezza. Anche una goccia, in una “pozza” conta. E se, per curiosità e anche un po’ di amor patrio, facessimo lo stesso discorso pensando all’Italia? Bene, ogni cittadino italiano è una goccia in un accumulo da 3.000 litri/3 mc. Pensateci quando vi viene detto: “Ma tanto nessuno fa nulla per cambiare cosa puoi fare tu?”.

Terza riflessione: Mixiamo i concetti

Vi lasciamo con un esempio che prende spunto dalla riflessioni precedenti, ma che ci dice il potenziale di miglioramento che ognuno di noi avrebbe se agissimo come massa e non come individuo. Avete presente le lucette degli standby dei nostri televisori, decoder, ecc.? Bene. significa che esiste un passaggio di corrente elettrica il cui valore oscilla a seconda dei dispositivi. Assumiamo il valore di 4 W (cautelativo, un ruoter wifi ne assorbe 12, ad esempio); moltiplichiamo per 2 dispositivi a famiglia (anche qui siamo in cautela), per il numero di famiglie italiane (siamo 60 milioni al censimento ISTAT 2014, circa 3 abitanti/famiglia). Vogliamo essere generosi: e diciamo che la metà, spegne gli stand by. A quanto siamo? 80 MW di potenza elettrica prodotta 24h365g per un fabbisogno inutile. A noi singoli è un consumo che costa poco, invisibile in bolletta. Ma il discorso cambia se prendiamoquella potenza e cerchiamo di capire chi la deve produrre e quindi risaliamo alla fonte.

  • Servono 67 pale eoliche da 1,2 MW per coprire quel fabbisogno
  • Serve la potenza elettrica di porzioni consistenti di centrali a GAS per coprire quel fabbisogno (Rovigo ha 4 termomoduli da 160 MW l’uno, ad esempio).
  • A stento basta la centrale fotovoltaica più grande d’Italia (84 MWpicco) a Montalto di Castro.

Abbiamo veramente bisogno di tutta l’energia che consumiamo? Buona giornata della Terra a tutti!

confronto stand by fotovoltaico


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Commenti

  1. GIORGIO  Aprile 24, 2015

    Certo è che se tutti facessimo la nostra parte le cose cambierebbero sicuramente in modo più rapido, ma spesso è la pigrizia e l’abitudine che ci rendono lenti al cambiamento! anche io nel mio piccolo ho contribuito…ho sostiutito le lampadine dell’uffico con quelle a led!!!:))