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Come si realizza un impianto di riscaldamento a pompa di calore?-pt2

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Benvenuti alla seconda parte di questo approfondimento sugli impianti di climatizzazione alternativi.

Nella prima parte ci siamo dedicati alla scelta e alle caratteristiche ideali dell’emettitore di calore: in questo articolo, invece ci concentreremo sul generatore a pompa di calore.

Come deve essere la pompa di calore

Vediamo ora l’altro lato di un impianto di riscaldamento innovativo/alternativo. Non ci soffermiamo sulle marche e sui modelli (ne esistono tanti con prezzi e caratteristiche differenti, pur simili), ma discutiamo di alcuni aspetti generali: scambiatori, regolazioni di funzionamento/software e centrale termica. Cioè i tre aspetti di cui si deve tenere conto per avere un risultato soddisfacente (leggasi. un impianto di riscaldamento innovativo che duri nel tempo e permetta di risaprmiare dall’inizio a fine vita).

Scambiatori delle pompe di calore ad aria

Il dispositivo che, dal punto di vista energetico, è forse il più importante. Sono loro, infatti, che prelevano e cedono calore dall’ambiente esterno all’acqua. Devono essere adeguati, edetto questo, facciamo una distinzione tra scambiatori interni ed esterni.

Scambiatori esterni

unità esterna pompa di caloreIl consiglio è: meglio se “sovradimensionati”. Ovvero meglio se la loro dimensione in superficie (area della ventola in sostanza per le motocondensanti esterne) è pensata in modo generoso.

Scambiatori piccoli esterni vogliono dire sì potenze inferiori (la taglia della “macchina esterna” dipende ovviamente dalla potenza termica erogata dalla macchina), ma a volte sono anche sinonimo di macchine che, al calcare delle temperature esterne, perdono prestazioni.

E questo si traduce in costi di gestione e malfunzionamenti.

Inoltre uno scambiatore piccolo è più prono al congelamento/brinamento (condizione che porta a costi più alti e a perdite energetiche).

Scambiatori interni

In una pompa di calore aria/acqua sono i condensatori GAS/Acqua che cedono calore all’impianto di climatizzazione. Su questi non c’è molta scelta perché i valori e la valutazioni sono ancora meno chiari, per l’utente finale, di quelli per l’unita esterna. Ci si deve affidare alla bontà di progettazione della macchina.

Regolazioni di funzionamento e software

Le macchine devono essere regolate, ognuna di loro ha sensori e setpoint, ma quasi tutte hanno la possibilità di regolare (in gergo si dice modulare) la potenza erogata.

Volete un impianto fatto come si deve? Lasciate stare le macchine on/off.

Le pompe di calore devono essere modulanti (si dice con “inverter”) perché non è detto che debbano erogare sempre la massima potenza. Anzi. Inoltre le regolazioni sono impostabili via software e “l’intelligenza” della macchina sta anche nel gestire i cicli di sbrinamento, e capire se effettivamente si stiano verificando o meno.

Avere una macchina che parte azionando resistenze o invertendo il ciclo solo per un presunto brinamento si traduce in costi di gestione e discomfort interno.

Centrale termica

Centrale termica a pompa di calore gsiLa parte tecnicamente più impotante: un impianto di riscaldamento a pompa di calore, deve avere uno spazio adeguato per essere installato. Non è una opzione se si vuole raggiungere un risultato adeguato e duraturo. Innanzi tutto la macchina interna spesso è a basamento e non a muro, inoltre ha bisogno di uno o più accumuli. Il che vuol dire spazio a pavimento che deve tenere anche conto di come si collegano i vari dispositivi e non solo si installano, si manutengono nel tempo, pure.

In centrale termica, inoltre arriveranno anche i terminali dell’impianto radiante, per cui è bene che sia adeguata.

 

Al solito vi lasciamo con un paio di link agli articoli che approfondiscono alcuni aspetti:

pompe di calore innovative

Soluzioni per la produzione di ACS

Soluzioni Light Energy 1

Soluzioni Light Energy 2

E la climatizzazione estiva?

climatizzazione estivaVogliamo non considerare che un impianto di riscaldamento innovativo, in cui il generatore (una pompa di calore) è una macchina frigorifera (per cui l’unico dispositivo termico capace dei realizzare raffrescamento) possa essere utilizzato anche d’estate?

Per voi, è o non è importante che sia un unico impianto a climatizzare tutte le stagioni se e quando serve alla massima efficienza?

La buona notizia è che, se avete seguito fin qui, tutte le scelte che avete intrapreso vi hanno portato, finora inconsapevolmente, anche in questa direzione. Ovvero:

1. Avete optato per avere un emettitore efficiente a soffitto?
2. Avete un impianto comfortevole in inverno che riduca il salto termico perché potente?
3. Avete una pompa di calore modulante (inverter) e ad inversione di ciclo?

Benissimo. Quello stesso impianto, con la sola aggiunta di un trattamento dell’umidità dell’aria (deumidificazione) è pronto per fare condizionamento estivo con le stesse caratteristiche già evidenziate di massima efficienza, risparmio e prestazioni elevate.

In questo modo l’impianto radiante con pompa di calore vi mette nelle migliori condizioni anche nella stagione climaticamente più delicata e, negli utilimi anni sempre più onerosa in termini di comfort e spese energetiche.

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