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Vorrei installare una pompa di calore

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Una pompa di calore mi fa risparmiare, ma la posso installare a casa mia?

La Pompa di calore è un condizionatore, vero?

Vorrei installare una pompa di calore che faccia caldo e freddo, ma è possibile che faccia anche ACS (acqua calda sanitaria)?

L’elenco potrebbe continuare… Quante volte ci sentiamo porre questo tipo di domande in un anno?

Tante. E quanti preventivi o richieste di preventivo riceviamo dai vari servizi on line che denotano un minimo di confusione in chi scrive?

Tantissimi.

Abbiamo già scritto su questi argomenti, ti lasciamo i collegamenti all’interno dell’articolo e alla fine, ma, sappiamo che, nonostante il nostro impegno, quelle risorse sono un po’ troppo lunghe e forse troppo generiche o teoriche.

Bene ripartiamo con settembre e con il nostro giro di nuovi articoli proprio su un argomento “caldo”. Domanda.. risposta. E prima di immergerci: tutte le affermazioni sono, ci teniamo a dirlo, di massima, medie, usando il “sentire comune” come metro di partenza.

D. Condizionatore e pompa di calore cosa sono?

Evaporatori pompa di caloreR. in prima approssimazione, sono macchine frigorifere che funzionano l’una all’inverso dell’altra. Cioè sono macchine che trasferiscono calore tramite circuiti frigorigeni verso l’interno (pompa di calore) e verso l’esterno (condizionatore).

Non sono da confondere appena si scende nei dettagli perché, tutto dipende da con cosa scambiano calore.

Ecco il motivo per cui le si confonde, spesso. In effetti i condizionatori ad aria oggi, sono anche delle pompe di calore (invertono il ciclo, quindi), ma è bene considerare che, in linea di principio, con la parola pompa di calore vengono intese tutte quelle macchine che hanno come compito quello di riscaldare un ambiente in inverno e, di solito, non scambiano con l’aria della casa, bensì con l’acqua di un impianto di riscaldamento. Possono anche loro invertire il ciclo e raffrescare, ma solo se l’impianto è adatto. Il condizionatore, invece, pur avendo la funzione di inversione del ciclo (e potendo riscaldare in inverno/mezza stagione), è una macchina ad aria, che viene installata precisamente per  abbattere il calore estivo all’interno degli ambienti.

D. Allora posso installare un condizionatore?

R. Di solito è il sistema di climatizzazione estiva meglio installabile perché, tutto, dalle linee ai dispositivi, è esterno alle murature. Gli split vengono ancorati a parete, le tubazioni nascoste in canaline, insomma: un intervento a casa già realizzata quasi sempre possibile anche in assenza di predisposizioni precedenti.

D. Benissimo se è così facile allora posso usarlo come produttore di ACS?

R. Attenzione! Ricordate la prima risposta? Un  condizionatore è una macchina ad aria che scambia in aria. Vuol dire che il flusso termico comporta trasferimenti di calore all’aria interna ed esterna. Per produrre ACS: servirebbe una pompa di calore che in interni, interagisca con un impianto ad acqua.

D. Ma posso installare un  bollitore a pompa di calore ad aria.

R. Infatti. Al minimo esistono proprio quel tipo di dispositivi, così come i solari termodinamici, ed altri dispositivi (le pompe di calore ad acqua) che permettono con lo stesso “principio frigorifero”, di ottenere ACS all’interno di un accumulo.

D. E se volessi una pompa di calore che faccia tutto? ACS, Riscaldamento, condizionamento? Esistono?

R. Certo che sì, come dicevamo nella prima risposta, ci sono le cosiddette pompe di calore, con scambio ad acqua in interni, che permettono di ottenere, con un solo dispositivo termico, tutte le prestazioni richieste da un impianto in un edificio.

D. Allora conviene installare una pompa di calore ad acqua rispetto ad un condizionatore un’unica macchina che faccia tutto..

R. Il trend che permea tutti gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici grazie alla maggiore efficienza passa proprio da questa idea.

Una sola macchina termica. Tuttavia, noi crediamo che l’efficienza (e quindi i risparmi) sia una condizione facile da ottenere, ma solo in presenza di ben determinate condizioni.

Perché il preambolo? Perché se installare una pompa di calore è relativamente più difficile rispetto ad un condizionatore, e se la macchina permette di produrre ACS con sicurezza, rimane però finora inesplorato e non considerato nel nostro discorso l’impianto esistente in edificio. Cosa intendiamo? Intendiamo che la pompa di calore farebbe le veci della caldaia e, quindi, lato riscaldamento (partiamo da lì), interagirebbe con cosa? Termosifoni, ventilconvettori, impianti radianti. Non tutti sono idonei e, soprattutto non tutti assicurano comfort.

Inoltre, non dimentichiamolo, nessuno di questi (mettiamo dentro anche i radianti tradizionali, sì, con chiarezza), fa anche condizionamento. Per cui, lo ripetiamo: installare una pompa di calore come unico generatore è possibile se esiste un impianto ad alta efficienza che faccia caldo freddo in interni.

D. Allora il condizionatore, magari con un bollitore a pompa di calore.. rimane una soluzione più appetibile alla fine di questa chiacchierata.

R. Solo se l’ottica dell’intervento è di breve periodo ed in case esistenti che prevedono  di essere ristrutturate fra anni.

Inoltre, permetteteci: insieme alle domande per cui hai iniziato a leggere l’articolo, possiamo confermarti che arrivano anche le richieste di cosa deve fare l’impianto e tra queste le lamentele di chi (uomo o donna non importa: non ironizziamo) non vuole sentire flussi d’aria fredda addosso. E, purtroppo, il condizionatore funziona proprio per portate d’aria massiccie e, quindi correnti fredde o calde e secche in inverno.

Permetteteci quindi di ricordarvi che:

Pompa di calore ad acqua

PRO: eroga tutte le prestazioni termiche, assicura un comfort più elevato ma solo con un impianto di erogazione/sottrazione del calore efficiente e potente. Taglie di potenza molto alte,
CONTRO: costa più di un condizionatore ha bisogno di maggiore spazio in interni per la “centrale”

Condizionatore

PRO: facile installazione, costi più contenuti
CONTRO: non eroga tutte le prestazioni termiche, il comfort è inferiore, di solito taglie di potenze inferiori.

D. Ma quindi: in un’ottica di miglioramento dell’abitazione: cosa consigliate di fare?

R. noi concepiamo l’intevento in tre fasi distinte:

  1. Primo punto: assicurarsi di tutte le agevolazioni presenti (come le detrazioni fiscali ad esempio). Gli interventi costano e se lo sgravio esiste è un buon incentivo
  2. Passo secondo: non cambiate generatore. Almeno per il momento: cambiate l’impianto di erogazione del calore. Ne godrete i benefici da subito, senza grandi sconvolgimenti, senza dover pensare a tariffe elettriche, potenziamenti di contatore. Un impianto caldo/freddo o predisposto freddo vi farà elevare il comfort termico in modo sensibile con costi di gestioni minimi.
  3. Passo terzo: dopo qualche tempo, ad investimento inziale rientrato: pensate al generatore. A quel punto il vostro impianto, installato al passo 2, sarà ben felice di farvi risparmiare ancora di più.

Adesso facciamo a voi alcune domande:

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