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Detrazioni fiscali 2016 – cosa fare per risparmiare?

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In questo secondo articolo della serie (vai al primo), facciamo il punto delle detrazioni fiscali prorogate per il 2016 e, con un congruo anticipo, vorremmo suggerirvi alcuni spunti per poter rendere efficiente la vostra  abitazione.

Detrazione fiscale del 50%

Partiremmo da quella detrazione che, da qualche anno a questa parte, permette di rendere comunque remunerativa l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Nulla di diverso dai precedenti anni se non che, proprio con lo stesso meccanismo, si possono installare (ovviamente insieme all’impianto FV):

  • Accumuli per il miglioramento delle prestazioni energetiche annuali e giornaliere
  • Sistemi di monitoraggio delle prestazioni a se stanti (solo per FV) o integrati (per FV e per le utenze connesse allo stesso punto di prelievo).

La novità di quest’anno riguarda proprio gli accumuli.

Questi dispositivi, possono incrementare l’efficienza generale del sistema.
Faciamo alcuni esempi:

Condomini: un fotovoltaico per le parti comuni. Una buona analisi, che tenga conto di tutte le utenze (non solo le illuminazioni, ma anche la forza motrice degli ascensori, le necessità elettriche della centrale termica), può condurre alla valutazione di un impianto basato su accumulo che possa permettere di coprire i carichi notturni.

Abitazioni domestiche: con il 30% di autoconsumo medio, una utenza domestica base immette più del 60% di energia prodotta in rete perché non riesce a consumare quella autoprodotta (vedere il grafico qui sotto). Anche in questo caso la detrazione fiscale permette di abbassare l’onere finanziario dell’installazione di un accumulo.

Grafico di produzione impianto FVApprofondiremo le possibilità nel prossimo capitolo perché tali sistemi, ormai sono “aperti” verso una integrazione sistemica più ampia.

Detrazione fiscale 65% risparmio energetico

Sostituzione del generatore di calore con caldaia a condensazione.
Presente fin dalle prime versioni delle detrazioni, presenta, però lacuni aspetti fondamentali per l’efficienza. Leggendo bene le spese ammissibili riportate nella guida, si evidenzia che, oltre agli interventi sul generatore, sono detraibili anche quelli:

  • relativi al interventi sulla rete di distribuzione
  • sui dispositivi di controllo e di regolazione
  • sui sistemi di emissione.

Questo vuol dire che, cambiando caldaia con una a condensazione si può pensare di efficientizzare l’edificio in maniera radicale pensando ad un rifacimento totale dell’impianto termico (dispositivi di regolazione e controllo, emissione, rete di distribuzione).

Ad esempio passando ad un radiante a soffitto, con i seguenti vantaggi:

  • massimi risparmi
  • l’installazione con case “vissute”
  • il migliore comfort.

Il risparmio energetico è assicurato e certamente una caldaia a condensazione ne giova in prestazioni rispetto a mantenerla con un impianto a radiatori. (approfondimenti ulteriori)

Ovviamente, lo stesso dicasi per la detrazione fiscale per l’installazione di pompe di calore e geotermia. E, a proposito di pompe di calore..

Detrazione fiscale 65% per installazione di pannelli solari e detrazione fiscale per la sostituzione del generatore con pompe di calore.

Qui suggeriamo di valutare come fattibile la detraibilità per sistemi fototermici i cui vantaggi in termini di efficienza di sistema sono innegabili.

Proseguiamo con una novità dell’ultimo anno

Detrazione per l’installazione di sistemi di domotica pensata per il risparmio e contenimento energetico.

Il sistema deve permettere il monitoraggio dei flussi energetici, il controllo dei contatori ed essere a servizio dell’impianto termico. Noi consideriamo questa detrazione uno spiraglio importante e due categorie di utenti:

  • L’utente che vuole capire come i suoi comportamenti influiscono sul consumo di combustibile (e il monitoraggio è essenziale in tal senso).
  • L’utente che, non potendo intervenire oltre (perché magari in affitto, perché l’impianto termico è centralizzato, perché un cappotto termico sarebbe fuori luogo) ha però la volontà di fare il possibile per risparmiare (e gosdere dei vantaggi di cui al punto precedente)

Il sistema di domotica energetica è facilmente installabile ed è uno strumento per migliorare in modo sensibile alcuni aspetti di un sistema di riscaldamento tradizionale.

Esempio: avete mai notato come il termostato di zona del vostro impianto di riscaldamento debba essere sempre regolato in modo differente a seconda di dove sia posto nella abitazione? Se è in una zona fredda di solito lo si regola al ribasso e viceversa se è in una zona calda.  In questo modo non si sa mai che temperatura c’è in ambiente, se ci passate il gergale, in barba a tutte le raccomandazioni al tenere basse le temperature ambiente per limitare l’inquinamento atmosferico.
Un sistema di domotica energetica, oltre a verificare consumi, tabellarli, ecc. permette di regolare in maniera puntuale la temperatura stanza per stanza, meglio di quanto faccia una termostatica; di farlo da un unico terminale, e di poter programmare anche in assenza di un cronotermostato centralizzato.

Ringraziamo per la vostra ttenzione e al prossimo articolo

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