
Questo articolo è “emerso” da un confornto uomo – IA sui “temi caldi” 2025 sul contenimento energetico, impianti FV, radianti ed energie rinnovabili in genere (vedi il primo post).
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Nel mondo aziendale di oggi, ogni scelta deve portare valore. L’installazione di un impianto fotovoltaico per la tua azienda va ben oltre il semplice risparmio: è una decisione strategica che impatta sulla sostenibilità, sull’indipendenza energetica e, sì, anche sul tuo bilancio. Scopriamo insieme come il fotovoltaico può diventare un asset fondamentale per la tua attività.
Vantaggi? Quali vantaggi?
A questa domanda è “facile” rispondere mettendo di fronte le possibilità finanziare, come i noleggi operativi (che offriamo ai nostri clienti Business e che permetto di ottenere un impianto con canone mensile e con fornitura, posa manutenzione incluse), mettendo in evidenza i ritorni economici, gli indicatori finanziari come il ROI, IRR, ecc. ecc.
Insomma, anteponendo, come è doveroso dal punto di vista del rischio di impresa, i benefici economico finanziari.
Tuttavia ci piace ricordare che, per “far quadrare” i numeri di cui sopra, si deve sempre partire da un concetto: lo scopo di un impianto fotovoltaico.
Lo scopo, non è fare affari, non significa installare un impianto,”per via degli sgravi fiscali”, per le detrazioni di imposta, per i piani tipo: “industria 5.0”, ecc. Bensì per la produzione energetica, costante, a basso costo, impatto CO2 pressoché nullo che un impianto FV offre dal giorno 0 della sua posa. Questo è il vero fulcro intorno al quale i numeri “girano bene”.
Come facciamo ad affermare che “i numeri girano bene”?
Perché le aziende di oggi hanno consumi costanti, diversi tra loro per tipologia e quantità (una logistica ha una base di costi e di consumi ben diversi da una officina meccanica) , ma dislocati per la maggior parte del tempo nelle ore diurne, con un andamento a crescere nel periodo estivo con l’attivazione delle macchine frigo per il condizionamento degli ambiti di lavoro.
Perché i costi di produzione dell’energia elettrica da fonte fotovoltaica sono noti in principio. Sono zero ad investimento ammortato, ma sono per natura capaci di mettere al riparo da eventuali fluttuazioni di costo pericolose perché il kWh prodotto per fonte solare è quello sia che, qualora venisse prelevato da rete, abbia un costo di mercato risibile che molto gravoso.
Perché terzo ed ultimo motivo “generale” adatto alla maggioranza delle condizioni, i risparmi ottenibili (riduzione delle spese di bollette) possono essere subito molto alte 50% / 60% e non come in ambito domestico dove difficilmente, senza accumuli possono passare il 30%.
Poi ci possono anche essere motivi ulteriori come poter contare su una produzione energetica interna, non dipendente dalla qualità della rete elettrica di distribuzione che possa coprire i consumi e financo poter ridurre anche la potenza contrattuale in prelievo.
Il Ruolo Cruciale dei Consumi Reali e il Dimensionamento
Ma prima di partire… un po’ di studio preliminare che parte sempre e comunque dai dati di consumo. Uno studio che, in contesto aziendale, potrebbe anche considerare vari scenari di ottimizzazione dei consumi, prima ancora di pensare a batterie, ecc.
Si potrebbe anche pensare di incominciare a valutare la gestione aziendale dipendente dalla disponibilità di energia e quindi di rivedere, sempre se possibile, i cicli produttivi. Non è detto che possa essere una serie di skill gestionali che potrebbero diventare cruciali in un futuro in cui i flussi energetici possano in qualche modo influenzare i modo diretto la produzione.
Anche qui, come in contesto domestico, l’acquisizione delle bollette e dei costi per le fasce orarie per un lasso di tempo di almeno un anno dovrebbero essere la base di partenza anche per un parametro che, conta poco in questo contesto di investimenti., ma che è cruciale: la verifica dello spazio a tetto. Infatti, mentre è spesso rispettata la possibilità di installare un impianto FV in ambito domestico che possa produrre tanta energia tanta quanto ne serve o anche di più, in realtà ci possono essere casi in cui il tetto di una attività industriale non sia sufficiente a raggiungere lo stesso risultato. Bastano in fatti comuni attivi 24h con potenze importanti per scoprire che il tetto è insufficiente. Giusto per dato statistico: così come esistono realtà di questo genere (di solito circa il 5% delle richieste), esistono anche realtà in cui il tetto potrebbe ospitare un impianto che supererebbe sempre il consumo medio dell’attività (sempre per amore della statistica della nostra esperieza: circa il 10% delle richieste). Per cui: ancora a maggior ragione: ragioniamo con i dati.
I Benefici Economico-Finanziari: Oltre il Risparmio Diretto
Premesso che questo tema è di pertinenza del VS fiscalista, ci permettiamo di citare subito gli ammortamenti dell’impianto: essendo un bene strumentale cespiti e quant’altro sono gestiti con l’anticipo di rito.
Non possiamo però esimerci dal citare la possibilità del noleggio operativo, una modalità che permette un piccolo investimento iniziale, il pagamento di rate mensili per un periodo ristretto di anni con le agevolazioni di cui sopra dal momento 0 di posa. Light Energy può anche affiancarvi in questo.
GIU
2025