Revamping impianto FV: di cosa si tratta?
Il gergale tecnico revamping di impianto sta a significare qualsiasi intervento fatto su un impianto (tipicamente fotovoltaico), atto a sostituire totalmente o in parte le componenti dello stesso in modo da allungarne la vita utile cercando di estenderne funzionalità e capacità con l’introduzione di componenti migliori e tecnologicamente più avanzati.
Interventi estesi
Tralasciando tutti i casi in cui la sostituzione e “revamping” si attuano per cause esterne e non dipendenti dalla volontà del proprietario (furti, incendi e calamità), anche per impianti di piccole dimensioni si possono valutare alcuni opzioni.
La sostituzione dei moduli, ad esempio, parziale o totale, può essere una scelta valevole specie per gli impianti più vecchi che, grazie agli incentivi, hanno già avuto un payback economico.
L’ottenimento delle migliori performance è il primo motivo per una scelta così radicale, questo passo è particolarmente conveniente grazie al calo dei costi delle componenti.
Sappiamo che i costi hanno subito un calo decisamente elevato dal 2007 ai giorni nostri (con dati di massima per acquisti di impianti di qualche kW tendenzialmente monofase entro 6 kW e senza effetti di economie di scala con prezzi di listino di alcuni fornitori di moduli europei), indicativamente nell’ordine dell’80%.
In simili contesti, può essere più che coperto l’intervento grazie proprio alla riduzione del prezzo di acquisto.
Se poi, all’epoca della realizzazione dell’impianto, sono stati predisposti sistemi provvisionali di sicurezza (linee vita, autorizzazioni comunali, etc…) la sostituzione è fatta al solo prezzo di manodopera, acquisto e gestione contatto con GSE.
Interventi minori legati all’efficienza
Ci sono alcuni interventi che, grazie all’avanzamento tecnologico, sono oggi più fattibili e possono rendere più efficienti anche gli impianti più vecchi.
Ad esempio ottimi risultati si ottengono con i sistemi di monitoraggio.
All’epoca della posa dei più vecchi impianti questi dispositivi erano disponibili solo per impianti di grandi dimensioni.
Oggi le soluzioni in commercio possono essere installate con tutti gli impianti e permettono di monitorare l’efficienza dell’impianto con costi molto contenuti, e con funzioni evolute.
Specie per gli impianti più vecchi può essere un classico intervento di miglioria leggera che però mette al riparo da eventuali malfunzionamenti che, statisticamente, possono verificarsi con frequenza maggiore.
Per esperienza, non avere un impianto di monitoraggio su impianti già installati, significa esporsi a fermi impianto dalla durata imprecisata (lo scopro quando me ne accorgo ma non so da quando è presente l’anomalia di produzione).
Il sistema di monitoraggio evita gli imprevisti di fermo impianto e quindi mi permette di guadagnare di più e più a lungo nel tempo.
OTT
2014