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Impianti di climatizzazione ed impianti radianti ad alta efficienza Pt.2

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Nell’articolo precedente abbiamo visto che, nell’evoluzione tecnologica degli impianti di riscaldamento, si può evidenziare una caduta delle temperature di esercizio (cioè le temperature a cui lavora il fluido termovettore) e quindi un utilizzo diverso dei meccanismi di trasmissione del calore; in particolare, dal convettivo al radiativo.

Abbiamo inoltre visto che, a parte una tipologia di impianto (i ventilconvettori) gli impianti ad acqua servono solo per fare caldo, mentre la climatizzazione estiva è tipicamente lasciata ai sistemi ad aria (pompe di calore ad espansione diretta o ventilconvettori).

Abbiamo tralasciato, però, un fatto importante. A fronte di un abbassamento delle temperature di esercizio, si assiste anche ad una riduzione dei costi di esercizio direttamente imputabili a questa riduzione. Fatto ancora più interessante è che, la riduzione dei consumi avviene insieme ad un aumento del livello di comfort percepito.

Questa considerazione risponde, quindi, in pieno, alle esigenze del mercato: un abbassamento dei costi di gestione causa utilizzo di combustibili fossili solitamente reperibili con costi e a distanze ingenti.

Questa considerazione ci deve far ricordare che l’obiettivo dell’efficienza è etico ed economico, nella società di oggi, binomio pressoché inscindibile per scelte durature.

Impianti radianti ad alta efficienza

Impianti radianti ad alta efficienzaUna categoria di impianti o dovrei dire un sistema di impianto pensato per massimizzare l’efficienza. L’evoluzione naturale del percorso che abbiamo evidenziato nell’articolo precedente.
La tipologia di impianto che minimizza l’impatto energetico della climatizzazione invernale ed estiva.

Questo tipo di impianto permette di ridurre ulteriormente le temperature di esercizio, che, nella posa classica, prevedono un funzionamento al di sotto dei 35°C.
L’impianto radiante ad alta efficienza, permette di ottenere:

  • Riduzione delle temperature di esercizio (e quindi dei consumi di combustibile).
  • Versatilità di utilizzo, che sia parete soffitto o pavimento, l’impianto può essere posizionato in  modo da attivare qualsiasi superficie.
  • Reattività/velocità di messa a regime. Nessuna inerzia termica, efficienza vuol dire distribuire il calore dove serve e soprattutto quando serve senza dover aspettare tempi di latenza.
  • Compatibilità estrema con le pompe di calore per via delle temperature di esercizio molto basse. Vuol dire maggior COP (o EER), con tutto quello che ne deriva.
  • Comfort termico e quindi abitativo: distribuzione molto uniforme del calore, nessun movimento di aria.

Nella posa a soffitto, inoltre, è l’unico sistema radiante pensato per ottenere prestazioni ineguagliate sia in inverno che in estate. Un unico impianto per tutte le stagioni.

La scelta di un impianto con queste caratteristiche significa avere un unico interlocutore ed un unico strumento che gestisce il benessere di casa in ogni stagione, minor complicanza, maggiore integrazione tra sistemi diversi a tutto vantaggio della gestione facile per l’utente finale.

Dove si utilizza l’impianto

La filosofia progettuale del sistema e dell’impianto lo rende ideale per tutti i casi.
In caso di nuove costruzioni è automatico, ma sappiamo tutti che la sfida sarà, da qui in avanti, la ristrutturazione e la riqualificazione energetica dell’esistente.

Per questo motivo lo abbiamo scelto; un impianto come questo ha i seguenti vantaggi:

  • di avere bassi spessori (anche 2 cm con isolante) e quindi ideali per interventi sull’esistente.
  • di poter essere posato ovunque con quasi tutte le modalità di posa, dai soffitti ai pavimenti, dall’intonaco al cartongesso.
  • di poter realizzare comfort e risparmio anche se la sostituzione dell’impianto è il solo intervento che si effettua. Senza cambiare null’altro i risparmi sono ingenti e
  • di avere uno strumento che permette di avere una gestione di casa di classe energetica superiore a dispetto della certificazione energetica.
  • di intervenire sull’esistente, liberando le scelte fattibili un domani con la migliore fatta oggi. Oggi intervengo sull’impianto di distribuzione, domani risparmio al massimo con la caldaia e la nuova pompa di calore.
  • Di intervenire su case, abitate, e rendere disponibile tutto quello che abbiamo visto per tutti.

Se volete approfondire e trovare un sistgema che venga incontro alle vostre esigenze: siamo a vostra disposizione.

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Commenti

  1. rizzi  Ottobre 13, 2015

    informazioni interessanti, mancano però quelle relative ai prezzi

    rispondere
    • Lightenergy  Ottobre 15, 2015

      Gentile Katia, la ringraziamo per l’interesse.
      A proposito dei prezzi di queste soluzioni sottolineerei i seguenti punti:

      1) Trattasi di impianti e, come tali, vanno trattati. Quindi, si tratta di verificare una serie di dati tecnici di ingresso e, ovviamente le condizioni di posa specifiche. Intendendo, con quanto detto, che i costi dell’intervento finito, dipendono oltre che dai metri quadrati, anche da cosa si sta realizzando (va considerato solo l’impianto? si sta ristrutturando?, ecc.).

      2) ci si può basare sullo storico e quindi, con le cautele del caso tipiche della specificità di ogni intervento impiantistico, il costo è di poco superiore ad un impianto radiante tradizionale.
      Ma con i seguenti vantaggi evidenti specie se si cerca il solo efficientamento:

      Si può installare senza dover traslocare, è un impianto caldo/freddo (quelli tradizionali radianti no), offre basse temperature di gestione e quindi risparmi consistenti.
      Il comfort poi è superiore e quindi un plus qualitativo e non quantitativo.

      rispondere

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